che perdo del tempo, e che non debbo vantarmi di essere gran cosa importante al genere umano. È vero che per fissar tutto converrebbe scrivere anche il giornale dell'anima, mentre il sopra notato è il giornale del corpo, ma questo sarebbe ancora più ridicolo.
ø A dì 26 detto sabato.
Tempo un poco nebbioso, e fosco.
Anelo la quiete, la libertà, ed il riposo, come il bracco l'acqua.
ø A dì 27 detto domenica.
Tempo assai bello.
Benché abbia vissuto oggi a mio modo, doppo due ore di una sessione avuta stamani con dei ministri, e che perciò abbia passeggiato, abbia crocchiato, abbia dormito ecc., non di meno non mi trovo contento di me, ed a tavola ho avuta più nausea, che appetito.