ø A dì 11 detto martedì.
Tempo assai caldo, ed un poco fosco.
Mi diverto a vedere le nostre magnifiche fabbriche, ma mi diverto ancora a considerare che il nostro privato lusso in questo genere è molto al disotto del lusso dei Romani. La profusione delle colonne, e delle statue, le dorature dei palchi, le incrostature di marmo alle pareti, le mutazioni dei suddetti palchi versatili nei cenacoli, i pomari coltivati nelle alte torri ecc. (Ved. Lipsio, De magnitudine Romana lib. III cap. 14) compariscono a me oggetti sì grandiosi, che in confronto loro mi paiono povere tutte le idee dei nostri facoltosi per render magnifiche le loro abitazioni. Per questo siamo umili, ed intendiamo che sono state sorpassate tutte le