se importerà che mi trattenga in un tema oscuro, difficile, soggetto ad infinite ipotesi, molto più che l'autore medesimo fa dubitare che possa ridere di tutto il suo piano.
o A dì 7 detto martedì.
Tempo caldo assai.
Il mio Montaigne nel lib. III cap. 13 fa un ritratto di sé, de' suoi piaceri, de' suoi abiti, e de' suoi sentimenti che sempre mi ha dato molto diletto. Io mi sono paragonato con lui, ed in molte parti mi uniformo al suo pensare, ma non ho i suoi gusti, perché non vivo nel XVI secolo, perché non sono guascone, o pure uomo di guerra, perché finalmente le mie circostanze sono state diverse dalle sue. Potrei spiegarmi più in dettaglio, ma nel corso di queste Efemeridi, e specialmente nel primo volume, ho scritto, e notato di me a bastanza per rilevare le mie costumanze, assuefazioni, piaceri ecc.