ancor io quel sonetto dell'Accademico Aldeano (Niccola Villani) riferito dal Crescimbeni nel primo libro della sua Storia della volgar poesia (t. I m. p. 73) che principia
"L'argento, e l'or, ch'ognun desira, e chiede ecc.",
e termina
"Così cantando il pastorello Egone / Gìa per le selve; e d'ogn'intorno l'eco / Gli rispondea dagli antri: o gran c...",
ma non ostante il mio carattere, e la mia riflessione sopra il poco prezzo delle ricchezze, le quali né danno la felicità, né la sanità, né la vera stima ecc. ecc. ecc. mi porta piuttosto a non curare un simil rimprovero, che a gettarmi nella per me vergognosa situazione di assetato per lucrare.
o A dì 10 detto mercoledì.
Bel tempo.
La Caminer di Venezia mi ha trasmesso il primo volume delle sue Composizioni