immaginato, e senza le appassionate maligne intenzioni dell'operetta con questo titolo dello stesso Voltaire. Ma per adempire il progetto ci vorrebbe buon senso, e pazienza per ripescare in mille libri i materiali, per scegliergli, per disporli, usando criterio, ed attenzione. La storia di Voltaire ha il suo merito, il quadro di Méhégan è un pezzo più grande, ma più succinto, ed aggruppato, e che non può riguardarsi che come un sommario scritto con colpi arditi, e con stile, e concetti meno vivaci, e piacevoli. Sempre ravvolgendo in mente il quadro della natura, vedo che a canto ha bisogno di un altro quadro della storia, e che questo non è più facile del primo. I materiali, per quanto si può, sono preparati, ma l'accozzarli, il disporli, l'assestarli val quanto il ripescarli in un'infinità di autori.