Ripensando ai tempi nei quali qualche lavoro di seta era in Europa, o in Italia di un somma rarità, o di un lusso principesco, come ho detto, se ben mi ricordo, altrove, e vedendo non solo ch'ella è oggimai usualissima, ma che di drappo si fanno fino gli ombrelli per parare l'acqua, non posso non farmi maraviglia delle variazioni che un occhio attento osserva nelle cose del mondo, e non ridere perché ogni nostro giornaliero interesse è sciocchezza. Già io non sono di preferenza l'amico della seta, come lo sono i più.
Nel nostro serraglio delle fiere o sono finiti, o vanno a finire i leoni. Nel Migliore, ed in certe aggiunte manoscritte al medesimo, che ho, può vedersi con quanta diligenza ambirono i nostri antichi di custodire, e serbare questi animali. Ora più non si curano, giudicandoli una spesa superflua, perché sono variati i pregiudizi, e le mode di pensare.