malvagità, che l'interesse, non la giustizia ha guidati i grandi avvenimenti, che le gran qualità si sono distinte passando sopra ai riguardi secondate dalla fortuna, che la politica, non l'equità è stata la norma delle azioni, che la virtù non è stata sempre ammirata, la ragione ascoltata...
Tutte queste vecchie riflessioni mi si sono affacciate scorrendo la Storia del regno dell'Imperatore Carlo V scritta da Robertson recentemente, che ha avuto un grande incontro, e che di fatto lo meritava, perché a tutt'i riguardi può stare a fronte di tutto ciò che hanno di meglio prodotto i moderni in questo genere. Solo i cattolici vi troveranno troppo attacco al partito dei protestanti, ma un autore inglese non poteva esser romano, ed