contento di sapervi stare, e di poter far senza il gran mondo, alimento necessario, ed incomodo alla massima parte degli uomini.
o A dì 26 detto giovedì.
Tempo affatto consimile, onde io vivo nella mia ritiratezza. Per altro sento ch'è questo uno stato forzato a cui più si adatta la ragione che la natura, più la filosofia che l'ignoranza, più la volontà che il cuore, più l'intelletto che la mente.
ø A dì 27 detto venerdì.
Tempo sereno, ma un poco umido.
Oppresso da' negozi ho poca pace, poca libertà, poco tempo da pensare a me.
La bambina sta assai meglio.
ø A dì 28 detto sabato.
Tempo assai bello.
Internandoci a vedere il costume degli altri si trovano, e si osservano delle cose curiose, o che ci compariscono strane, perché non le sapevamo. Così mi è occorso stasera.