Quanto sono strani, contradittori, ridicoli i capricci degli uomini! Lo conosco sopra di me, che non credo di essere degli uomini i più singolari, e balzani.
ø A dì 3 detto martedì.
Tempo simile, con pioggia nella sera sul tardi.
Per non ridire, come pur troppo faccio, le cose medesime è meglio che lasci di scrivere.
In conseguenza di quanto scrissi sopra a p. 113 ho risoluto d'indirizzare una lettera all'Accademia di Bordeaux per mezzo del segretario, con dargli conto che non essendo in stato di stender pulitamente in francese un elogio di Montaigne, credo non di meno di dovergli far sapere, in riprova della stima che ho di lui, di aver fatto settimane addietro incidere il ritratto per portarlo in dito, e di spedirgli un'impronta.
Capricci! Nulla forse produrrà ciò, ma non ne verrà pure del male, o del disdoro.