promesse ricolmo, anco per consiglio universale degli amici ci fu forza accettare senz'altro, nella maniera voluta dal sovrano, non ostante che egli veramente non ci obbligasse a farlo.
Nel dì 8 dicembre di detto anno 1758 adunque, nel quale si solennizza la festività dell'Immacolata Concezione di Maria Vergine, tanto io che il sopradetto cavalier Mozzi
prestammo il consueto giuramento in mano del Segretario di Stato abate Giovanni Antonio Tornaquinci, ed a me fu data l'incumbenza di dar corso alle suppliche di Ammortizzazione, oltre alle altre cose che giornalmente mi venissero ordinate da' primi segretari del Consiglio di Reggenza, servendo io, ed il Mozzi in qualità di aiuti a' medesimi.Per altro per ricompensare in qualche forma le mie fatiche, e per indennizzarmi del danno sofferto dal non avere ottenuto nella proposta forma l'impiego, il governo si compiacque graziarmi di un luogo di grazia per un anno nel Magistrato dei Capitani di Parte, nel quale entrai il dì primo marzo 1759 ed in cui sono di