Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie I Volume XXVII (1770-1771)

Volume XXVII » Diario » 1771 » Al 16 luglio » p. 191

l'editto accennato sopra p. 177 ed approvato da Sua Altezza Reale nel dì 10. Egli è come si minutò, al riserva del par. 19 e 20, la fine, ed il principio dei quali respettivamente è stato variato per gelosia di ministri, di cui sono stato testimone, e per dirlo con frase volgare, quasi stanga di mezzo. Il pubblico ha da ciarlare.

ø A dì 14 detto domenica.

Tempo con qualche alterazione.

I nostri sovrani sono soliti di andare soli con due unici staffieri in un biroccetto a due cavalli a spasso nel giorno, onde passano per le strade senza essere osservati, ed ossequiati. Pare che ciò voglia dire che gli annoia il peso della maestà. E come non deve esser così? A' sudditi ancora deve più piacere ubbidire ad un uomo che si eguaglia ad essi, che ad un idolo che si deifica, e si statuizza nel fasto, nell'opulenza, nell'incuranza degli altri, e si rende inaccessibile, impenetrabile, insensibile.