siamo rientrati nelle nostre massime antiche di non volere azzardare più scritti che disturbar possano la nostra quiete, e ci siamo determinati a chiudere questo discorso nella quarta Filza giornaliera al num. XVII col primo schizzo fatto per il Dizionario della ragione, che immaginammo tempo addietro, e con le poche osservazioni dell'amico, che ci pose in carta. Nella mia età, nelle mie circostanze, perché scriver cose che mi abbiano da portare dei dispiaceri? Perché scontentare chi ha in mano la forza? Qual sarebbe il premio che ne otterrei? I potenti si spoglierebbero dei loro pregiudizi? In fine io voglio attenermi a soggetti meno pericolosi, e fare in pubblico l'erudito e in privato solo il filosofo, pensare a mio modo, e scrivere delle cose leggiere.