Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie I Volume XXVI (1770)

Volume XXVI » Diario » 1770 » Settembre » p. 139

costoro han passata l'ultima parte della vita, che senza dubbio è la più trista, con diletto, e con comodo, senza i dolori per le sventure, o per li vizi, o per l'ingratitudine de' figli, senza i rammarichi della solitudine, e senza la noiosa compagnia, e la debole assistenza di una vecchierella come ci vien descritto da Omero che passasse gli ultimi suoi giorni l'afflitto Laerte eroe, benché padre di re, e come alcuni valenti uomini... passar veggiamo oppressi dal tedio, e dalla solinga avarizia". Concepisco che questa mia determinazione mi può arrecare dei dolori, ma non credo più della solitudine, o del matrimonio, ed almeno non è cosa insolubile l'obbligazione che sono per prendere con la persona che sceglierò, ed in quel modo che dichiarerò presto.