Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie I Volume XXVI (1770)

Volume XXVI » Diario » 1770 » Settembre » p. 122

Io non sono punto prevenuto per i passati, o per i presenti tempi, onde dico con sincerità che vedo in Firenze dei giovani, i quali possono diventare qualche cosa di buono, ed intanto non si profonderanno in quelli studi che fecero i trapassati, in quanto che il presente secolo ama la frivolezza, e lo studio dei classici, e delle lingue morte è caduto assai. Quindi questi giovani riusciranno belli spiriti, più ammiratori di Voltaire, e di Rousseau, che di Omero, e di Virgilio, e rimarranno forse semiletterati più per colpa del secolo, che della propria disposizione. Sono persuaso che in tutt'i secoli vi sieno stati dei gran talenti, ma che questi sieno restati soffogati quando non si coltivarono i buoni studi, o quando l'Europa era tutta ricoperta di una profonda, e positiva ignoranza, e non mi persuaderò mai