sole in diverse ore.
Sono stato quasi obbligato a permettere la stampa de' miei Dialoghi de' morti dei quali ho parlato altre volte, onde s'imprimeranno quanto prima. Dei fatti ne ho levati due, ed alcuni altri ne ho corretti, per cancellarvi certi tratti troppo arditi, e che potrebbero dispiacere, o produrmi del male. Per mantenerne il numero, ed accrescerlo ancora se potessi, oggi ne ho fatti due dei nuovi, cioè quello di Pomponio Attico, e Carlo V e quello del dottor Swift, e fra Paolo Sarpi, con più la lettera a nome dello stampatore a chi volesse leggere. Si vedrà ch'esito averanno. Penso nelle mie Novelle di sferzagli curiosamente per divertirmi.