data del 1767, il quale è intieramente sul gusto dell'altro. Io parlerò di quest'opera nelle Novelle Letterarie, onde inutile sarebbe se mi trattenessi qui sopra della medesima. Vero è che allora la dichiarai assolutamente utile, e che ora dico che con la spesa ch'è costata, altre opere più vantaggiose al pubblico se ne potevano eseguire. Il signor d'Hancarville nell'avvertimento a questo tomo pare che abbia preso un stile un poco bernesco. Egli è qua, ove dice di voler finir l'opera, perché instantaneamente mesi sono fu esiliato di Napoli senza che se ne sappia il vero motivo, ma non si crede grave. Gran che! Due antiquari, questo cioè, ed il signor abate Domenico Augusto Bracci (fu repentinamente condotto fuori di Roma, e dallo stato sul fine del passato pontificato) sono stati esiliati, senza che ne sia nota la causa di tal gastigo, in poco tempo.