Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie I Volume XXV (1769-1770)

Volume XXV » Diario » 1770 » Gennaio » p. 102

ragione. La virtù non è un bene, è un dovere, o almeno è solamente un bene per chi ha da trattare con chi la possiede, mentre, dicasi quello che si vuole, il virtuoso ha un fiero sentimento di dolore tutte le volte ch'è calunniato, che soffre un'ingiustizia, che si trova in catene, ch'è assalito dalla gotta, o dal male di pietra, che il freddo, la fame, o la sete lo punge. Un bene universale non si dà. Chi lo diletta una maîtresse dolcemente riposante fra le sue braccia, chi una bottiglia di squisito liquore, chi un'incantatrice melodia, chi un squarcio di Omero, di Virgilio, del Tasso ecc. ecc., ovvero tutti questi piaceri, che in sostanza non sono poi tutti un bene, solleticano a riprese, ed interrottamente quando l'anima nostra è montata a sentir più una sensazione, che