Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie I Volume XXV (1769-1770)

Volume XXV » Diario » 1770 » Gennaio » p. 100

anche di recente su questa ridicola materia. Amo il mio cane perché mi pare che sia grato alle mie carezze. Qualunque sia il principio di ciò non m'importa. Egualmente sono all'oscuro da qual principio derivino le carezze inebrianti che mi fa la mia maîtresse, o le dolci attenzioni che ricevo dal mio amico. Queste sono animate dalla voce, ma i gridi di gioia del mio cane mi spiegano nello stesso modo ch'è attaccato a me, e forse con maggior sincerità, e non gli scambio con quelli che gli fa mandar fuori il dolore, o la collera. Perché ragionar tanto fantasticamente? Io penso che i metafisici componghino come i poeti, per sfogar solo cioè l'inebriante furore che gli bolle in seno, ma mi dispiace che abbiano la fanatica presunzione di far credere che insegnano delle verità, e che sanno