sentendo a quello che mi richiamano le mie obbligazioni, ed il desiderio di mostrarmi grato. Ma per tutt'i motivi è tempo che io scarichi detta famiglia del mio peso, e che mi emancipi da quelle soggezioni, che per convenienza, e per conservare la perfetta unione ho sofferte. D'altra parte mi fa pena il ritirarmi solo, ed in questo mentre l'imbarazzarmi in nuovi seccanti dettagli domestici, ed il soggettarmi a tante piccole spese quante ne bisognano per aver tutto, ciò che fa d'uopo a chi non è, o fra l'infima plebe, o nell'ultima miseria. Ma stando fermo nelle risoluzioni notate sopra p. 182 io mi maneggio nel miglior modo possibile, mi dispongo al fine dei miei desideri, e con la flemma combino quanto so l'economia, e la quiete, che cerco entro le mie forze fisiche, e morali.