con ragioni studiate il treno della nostra condotta. Io non ho idea che si possano non sentire i nostri torti nel fondo del nostro spirito, e non son facile a credere che questa cecità si possa dare, quantunque mi sorprenda sempre la risoluta, ed ardita franchezza con la quale alcuni sostengono il falso, l'ingiusto, l'irragionevole. Errori d'intelletto possono darsi, ma errori di cuore in un uomo non selvaggio mi paiono impossibili, e le sole passioni appannano i sentimenti morali della coscienza, o più spesso gli nascondono all'esterno. I principali, ed originari semi del giusto, del vero, del ragionevole sono pochi, ma eterni, e quasi innati in noi, perché sviluppabili con la minima dose possibile di lume di ragione ed, una volta che sieno conosciuti, perpetuamente stabili, o permanenti. Un scellerato mi confuti se sa, di buona fede.