Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie I Volume XXIV (1769)

Volume XXIV » Diario » 1769 » Agosto » p. 149

o A dì 27 detto domenica.

Ho pranzato dal padre abate Galbiati piacevolmente con due altri amici, onde ho avuto luogo di prendere un poca di quiete, ed un poco di ristoro.

Tempo buono, e bello.

Tanto l'allegrezza, che il dolore turbano a segno la fantasia, che producono il delirio ed il falso raziocinio, perché l'anima non vede più sanamente, ma è come appannata dal calore dell'affetto che l'agita, e il sesso più debole, e perciò più soggetto a queste diverse scosse, comparisce anche più inragionevole nelle idee che concepisce in simili situazioni. Parlo, con l'esperienza sotto gli occhi, di cosa che ho ancora più volte osservata, ed in parte in me medesimo esperimentata, e sentita.