Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie I Volume XXIV (1769)

Volume XXIV » Diario » 1769 » Agosto » p. 123

carattere dell'attuale apparente situazione, perché mostrandone un altro si va contro quello che fanno i più, lo ch'è sempre pericoloso per la propria reputazione.

Che non si perdoni a sangue freddo il male che gli altri vi hanno fatto è la prova più certa o d'ignoranza, o di cuor malvagio, perché o si presume di non aver bisogno dalla parte degli altri di una simile indulgenza, o si crede che tutto sia lecito in vantaggio proprio, e nulla agli altri contro di noi.

Con rallegrarsi dell'altrui male s'insegna agli altri a rallegrarsi del nostro.

Il conoscer se stesso risparmia molti dispiaceri.

Non bisogna, per viver meno male, collocarsi mai in situazioni nelle quali vi si possa affacciare un inutile, e pungente pentimento.

Il gran mondo copre gran vizi, e grandi infelicità sotto una morbida, e lucida vernice.

Il piccolo mondo lascia allo scoperto assai più vizi, le virtù, i beni, e i mali perché non ha artifizi, ed ivi la natura è più libera.