Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie I Volume XXIV (1769)

Volume XXIV » Diario » 1769 » Luglio » p. 77

Quello che averei da dire non è permesso alla mia prudenziale delicatezza il dirlo, perché quantunque sia uomo, come gli altri, non di meno in certe cose ho tanta ragione da vantarmi di filosofo, e non mi mescolo a declamare col volgo nelle pubbliche scontentezze, né a perseguitare alcuno, benché da me non stimato, vestendo l'odio che si sia tirato a dosso costui.

ø A dì 16 detto domenica.

Molto meno riferisco le satire, ed i motteggi della giornata, perché sono questi scherzi dell'invidia, vomiti del livore, segni di cuor cattivo, punture che irritano, ferite che piagano, insulti che offendono, delitti che non procurano guadagno, e meritano pena, sfoghi di cuore scontento, ma non si sa se con giustizia, oltraggi alla maestà che stancano una volta la sua clemenza, sciocchezze che sempre fanno torto