di amabili virtù, che lo distinguono, fa con entusiasmo concepire quello che di lui l'Europa può sperare.
(Eccomi espresso da poeta, più che da filosofo). La Gazzetta Patria dirà le nostre gale, e le nostre allegrezze. Io solo in questa occasione, in cui mi sono mantenuto placido in una fredda allegrezza, perché vivo tanto discosto dal trono, e quasi noto unicamente a me stesso, accennerò una lettera di anonimo riposta nella terza Filza giornaliera al num. XXI secondo, nella quale si descrivono le pitture eseguite in una stanza della giunta fatta in detta villa, ove ragionevolmente si è pensato a procurare ogni maggior comodo per un sovrano soggiorno, mentre per quanto fosse bella, e bene ideata era non ostante priva di ciò che meritava una lunga residenza