non lo disse nella sua opera. Sono attaccati ancora altri dal Targioni che non so chi sieno, e solo a p. 35 vi riconosco il Brighella concittadino dell'Aretino ch'è un tal dottor Pignotti nominato altrove, medico, e lettore di Fisica nell'Istituto dei Nobili in Firenze, il quale passa per un amico del Fontana, quantunque non creda che in questo affare ci abbia molta parte. Fontana che vien dipinto a p. 38 tisicuzzo, e tristanzuolo, anzi cachettico come di fatti apparisce per coprirsi, si era fatto credere un vecchio osservatore, ma egli è giovane e a p. 32 in fine il Targioni dice che ha cumulati gli anni del suo Didimo, credo fratello. Povera letteratura! E con lo studio non si arriva a saper soffrire l'ingiurie, ed esser superiori a qualunque gelosia, a diventare qualche cosa più degli altri uomini?