Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie I Volume XXIII (1769)

Volume XXIII » Diario » 1769 » Dal 21 gennaio » p. 15

Ma forse, allor che non m'inganna l'arte, / Più saggio io son; è l'agitato ingegno / Forse allor più tranquillo? O forse parte / Da più salda cagion l'amor, lo sdegno? // Ah! che non sol quelle, ch'io canto e scrivo / Favole son; ma quanto temo, e spero / Tutto è menzogna, e delirando io vivo. // Sogno della mia vita è il corso intero. / Deh! Tu Signor, quando a destarmi arrivo, / Fa ch'io trovi riposo in sen del Vero".

Che naturalezza di affetti, che chiarezza di espressioni, che nobile tessitura! Commuove il cuore, piace all'intelletto, ed in tutto il suo complesso è un getto d'immaginazione mossa volontariamente a scrivere, ed a profondere gl'interni sentimenti che una sana riflessione ha fatti nascere. Scrivino sempre così i poeti, ed io gli leggerò più di quel che faccio, e gli ammirerò.

Ancor stamane è assai piovuto, poi tempo umido, e vario.