vuol dire che si deva lasciare il freno alla corruttela del nostro cuore, e dei nostri sensi? No, vuol dire che si faccia il minor numero di leggi possibili, che non si accresca lo stuolo dei delitti, che sieno esse coerenti alla natura dell'uomo, e che non vogliano ottenere che tutti sieno eroi, o filosofi, anacoreti, o angeli. Le leggi non fanno mai i santi. La sola educazione è quella che può rettificare alcun poco il nostro cuore, e sempre pochi sono quelli che sieno capaci di trionfare di loro stessi, quando la ragione è in opposizione al temperamento, perché questa vittoria costa più che non costò a Scipione il soggiogare Cartagine, a Cesare il farsi signore di Roma, a Stilicone, o a Belisario il vincere i barbari ecc. ecc. ecc. A questo non hanno posto mente quelli che hanno avuta la vanità di fondare