Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie I Volume XXII (1768-1769)

Volume XXII » Diario » 1768 » Dal 5 agosto » p. 15

vale a sostenere il suo rango. Una piccola isola di essa per esser libera, e per rinnovare gli esempi della Fiandra da circa quaranta anni è il teatro della barbarie, e del genio romano. Viene ora alle mani con i francesi (essendo già cominciate le ostilità) e tiene in sospeso il giudizio delle nazioni sopra l'esito delle armi. Roma non sa più imporre, e per tutte le parti si vede attaccata, senza avere chi sia abile a difendere le sue pretensioni. Una religione (i Gesuiti), che faceva tremare 10 anni addietro i regnanti, e che voleva esser tutto, è ovunque perseguitata, vilipesa, e vicina a cadere affatto. La ragione vuol sola comandare, e le forze fisiche non corrispondono alle cognizioni che sparge la filosofia, onde la terra ha ancora molti errori, e molti infelici. I principi vogliono esser padri, ma se non fanno più il male, non sanno fare tutto il bene che possono. La religione cristiana non deve temere altro che il