In tali circostanze pare che l'anima inferma perda la facoltà di operare, e che appena sia capace di ricevere per mezzo dei sensi l'impressione degli oggetti che gli si presentano. In fatti non immagina con forza, non si spiega con chiarezza, non vuole potentemente, non si ricorda con prontezza, e non è punto contenta di sé. Questa situazione non è punto piacevole, ed io non trovo altro mezzo, per passarla meno male, che vagare sopra diversi oggetti, scorrere vari libri, riandare i miei scritti, e finalmente assopirmi nelle piume. Ella è uno stato di debolezza che io non so se sia provato da certe anime nella ferocia, ed attività loro robuste, le quali hanno fatta del gran cosa, e sono sempre in azione.