uomo che sa vivere nel mondo, che sa essere umile, e sa piacere agli altri. Nell'anno scorso mi ha detto di aver sofferto delle gran molestie di animo, e sopra di ciò si è scusato di non aver risposto ad una mia lettera, di cui la minuta ripongo ora nella terza Filza giornaliera al num. V. Questi dolori pare che gli abbia avuti con i suoi amici, e compagni nella compilazione del Caffè. Da ciò può esser nato che sia comparso a chi mi parlò di lui uomo taciturno. Egli parla, e senza fanatismo parla bene, senza parlar troppo. In somma sa vivere in società. Io spero di trattarlo altre volte e ora, e nel ripasso, ma mi duole di non aver forza da mostrargli tutto quello che vorrei fare per un soggetto, che tanto, e poi tanto ammiro,