che servivano, e di che materia fossero, di legno, o di ferro, o d'altro. Ma morte vi s'interpose, onde ci rimase scritto più di diecimila vocaboli, ed alquanto di Vitruvio comentato da lui ecc.". Anche il padre Daniello Bartoli usò molta diligenza per comporre un Vocabolario delle Arti simile a quello del Norchiati, siccome al dire dell'Apostolo Zeno, Annotazioni alla Biblioteca del Fontanini t. I p. 75, lasciò scritto nella giunta alla prefazione del Non si può. E prescindendo da questi, per dirlo di passaggio, il celebre Leibnizio aveva similmente in animo di darci un dizionario generale delle voci di tutte le arti prese dalla bassa plebe nel mestier loro esercitata, e Adriano Giunio, secondo che racconta il Teisserio nella parte II de' suoi Elogi, non isdegnava