sarebbero oscure, intralciate, male espresse. I francesi si distinguono per i sentimenti. Gl'italiani possono imitargli se non cercano di perdersi lussurieggiando intorno alle parole. Infatti essi contentano più l'orecchio, e meno l'intelletto, ma è colpa loro. I francesi possono piacere alla mente, ma non possono divertire con l'armonia oratoria. Peccano gl'italiani quando, come pur troppo hanno fatto, studiano di conservare la rotondità del periodo, l'aggradevole, ed intrecciato, e variato accozzamento delle parole, poco curando se hanno sempre un sentimento nobile, profondo, giusto, interessante. Per dirlo, fra le cose dei nostri scrittori unicamente per lo stile stimo alcune operette di Cocchi, ed in specie il Discorso sopra l'uso esterno