pur essi ed il signor abate Buonaparte pievano di Sesto mi ha communicati con suo biglietto due paragrafi di lettere del Magalotti, la prima al signor Leone Strozzi, e la seconda ad un terzo. Il primo dice:
"A proposito di porcellane posso dire da adesso a Vostra Signoria Illustrissima esserne state fatte in Firenze, non so se a tempo del Granduca Ferdinando I o del Granduca Cosimo II ed io ne ho vedute, e so dove sono, e m'assicuro di poter mandare a Vostra Illustrissima il disegno, anzi il colorito a olio di qualche vaso. Che la pasta sia uguale, e forse superiore all'infime di quelle della China, lo dicono gli occhi, e le mani. E che siano fatte in Firenze lo vince, il vedersi nel fondo del vaso toccata d'azzurro la cupola di Santa Maria del Fiore ecc.".
Il secondo poi:"Il pittore lavora attualmente su la porcellana fiorentina, la quale ho