vi è un grandissimo numero di mendicanti in Firenze, e più che a Roma, che se non conoscerà esser questo un male politico, anderà molto aumentando, che ama ad instruirsi, studia con avidità la fisica sperimentale, ed è molto inclinato alla chimica. In fine si dice qual era la popolazione al suo arrivo in Toscana traendola dallo stato del 1765 con qualche varietà, ma piccola. Questo autore bisogna che qua si trovasse su i primi mesi che arrivò il Granduca in Firenze, perché dice che i poveri, i quali circondavano la sua carrozza, l'arrestavano, o gl'impedivano per le strade di far cammino. Questo non segue più. È osservabile che questi viaggiatori molto influiscono a spargere la fama dei principi nei paesi esteri. Qui si parla di Napoli, di Parma ecc., ma io lascio di compendiare quello che vi si dice, perché non m'interessa.