alcun ministro, e per nessun conto possiamo lamentarci di questo, ch'è pieno di soprabondante cortesia, e di umanità. Anche al maresciallo Botta fu attaccato un cartello ingiurioso, ma lo sciocco autore, ch'era un servitore, si andò ad accusare, e dal ministro fu rimesso al Magistrato degli Otto, dal quale, doppo il conveniente processo, fu condannato all'esilio per quanto mi rammento. In quel caso il pubblico non ammirò molto che il Maresciallo rimettesse al corso ordinario un'ingiuria privata che aveva ricevuta, ed io credo che il conte, scoprendosi il reo, per la sua parte penserebbe più generosamente del Maresciallo. Ma è difficile che si scopra questo scellerato. Al conte di Richecourt furono