ed intemperie dell'aria, di modo che quelle medesime universali, ed inevitabili cagioni, le quali nella scorsa annata offesero nella maggior parte la fioritura, e la fruttificazione dei vegetabili, abbiano anche alterata, ed offesa la costruzione dei corpi umani, e vi abbiano in chi prima, ed in chi poi prodotte occulte disposizioni morbose da porsi in atto, e manifestare i loro tristi effetti, quando fossero ridotte turgenti, e subito che qualche causa esteriore cospirasse alla loro esplosione. Potrebbe qualche cosa replicarsi a questo, ed in specie che non s'intende come quelle cause che nei primi mesi del 1766 estinsero le speranze di felici raccolte, nei mesi del 1767 avanti la presente abbondantissima raccolta, abbiano potuto indurre, o preparare un effetto morboso nei nostri corpi, quando queste cause dovevano esser cessate, e dovevano aver dato luogo a quelle che hanno prodotta l'abbondanza; ma io non sono medico, e prescindendo da ciò non amo i sistemi, e stimo poche esser