Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie I Volume XIX (1767)

Volume XIX » Diario » 1767 » Dal 5 giugno » p. 24

cap. 10 p. m. 249) che la finanza rassomiglia ad una macchina, la quale non ha spesso bisogno della mano dell'artefice per agire, quando una volta vi è impresso il moto, ch'è un pendolo che di rado si ricarica; ma che però averebbe bisogno di esser totalmente rifatto sopra una miglior teoria. Anche appresso di noi ciò è in parte vero, ed in alcuni che governano, essendo prevalsa di Locke, Hume, di Bielfeld ecc. l'opinione che le gravezze cioè devono posare unicamente sulla vera sorgente delle ricchezze, vale a dire sul frutto dei terreni, non sul lavoro, e sull'industria degli uomini (dottrina falsa per mille ragioni, alcune delle quali ho indicate nelle mie note a Bertrand p. 26 e seg. e che meriterebbero di esser meglio distese per prevenire l'epidemia della medesima), si vanno continovamente aggravando i possessori di questi fondi, ed i contadini con infinito scapito della buona cultura, come potrei