o A dì 14 detto domenica.
Abbiamo avuto tempo turbato, e nebbioso.
Con ristretta compagnia ho pranzato alle Forbice dal senatore Guadagni piacevolmente.
"...E non son forse / Faticosa delizia a chi ben pensa / I gran conviti, ove ti stringe un riso / Di succedenti cirimonie eterno, / Dove il vestir ti lega, ove t'uccide / Un ingrato aspettar?"
Abate Frugoni, Epistola a Dori.
o A dì 15 detto lunedì.
Tempo assai nuvoloso con piccola pioggia nella mattina, e doppo mezzo giorno.
Ancor oggi con pochi amici ho pranzato all'albergo dell'Aquila. È ella troppa dissipazione? È ella intemperanza? Intemperanza no, dissipazione forse sì, ma come si fa a vivere senza squotere la macchina, e senza lasciarsi andare ad un poco d'indolente epicureismo? Vedesi che in me ha prodotto il non saper pensare, ed il non sapere scrivere. Ma che importa?