aux autres, et dangereux pour nous-mêmes. Ayons le courage de nous soustraire à la servitude de la mode, sans passer les bornes de la raison". È un ammaestramento che m'imprimo nell'animo copiato da Duclos (Considérations sur les moeurs cap. 9 p. 222), e che può togliere nel corso della nostra vita molte inquietudini.
"Non abbi la chimera di esser perfetto,
desiderio inquieto, ed inutile, che si renderà sprezzabile a te medesimo, e inimico degli altri uomini; sentimento che porta seco la pena della sua ingiustizia; non formarti un modello ideale di perfezione a cui rapportare tutta la varietà dei fenomeni morali, perché troverai in ogni evento un disinganno, in ogni azione un vizio, in ogni cosa un'imperfezione". Altro insegnamento per la nostra pace del marchese Beccheria nel suo squarcio intitolato I piaceri dell'immaginazione inserito nel Caffè di Milano t. II p. 52. Ricopio questi pezzi per rammentarmegli, e per meditargli.