ø A dì 29 detto mercoledì.
Tempo vario, e fresco.
Seguo ad essere imbarazzato, e pigiato dalle occupazioni.
Seguono le febbri acute ad infestare la città, e ad intimorire i sani. Dicesi più di quello ch'è, ma i malati sono molti.
o A dì 30 detto giovedì.
Tempo bello, ma con vento.
Io non ho avuta molta inclinazione a leggere libri osceni per non turbarmi la fantasia con inquiete imagini disoneste, e neppure a comporre in questo genere, talmente che se qualche cosa ho fatto l'ho poi lacerata, per non esser la causa che altri declini al male, trovandosi ancora nello stato d'innocenza. Non dico questo per vanità lo dico per dir tutto quello che si può dire; del resto sono ancor io stato, e sono poco appuntato,