e la mia indolenza può esser più placida, e meno combattuta. Ah! Con tutto questo se avessi più comodi, e maggior freddezza, se potessi esser superiore alle ciarle, se la mia non curanza si stendesse a far tutto quello che voglio, e la mia situazione a poter volere tutto quello che mi piace! Passiamo la vita, non che i giorni, in voti, e ci coglie la morte, come il fulmine. Doppo che sarà? Ah che sarà! Se tutto il genere umano che pare vivere infelice, infelice ancora deve essere in un altro ordine di cose, che funesto, tetro, lagrimevole apparato di penosa comparsa! Quanto, e dove vola la mia mente!
Tempo buono, ma che si è un poco turbato nel giorno.
ø A dì 15 detto mercoledì.
Mi pare che uno stato sia come la testa di una dama. Ogni giorno si accomoda, si pettina, si arriccia, ed ogni giorno ha bisogno di farlo. Ogni piccol vento la scompiglia,