sorta di libertà,
e di veemenza; non ostante non so quanto vaglia un tale scritto, ed unicamente in astratto so che sarà sempre un bene ancora mondano che la virtù resti ricompensata, come lo è che il vizio resti punito. Ma poiché nel fatto seguono degli abusi rispetto alla distribuzione delle pene, così seguirebbero in quella dei premi, e dove nel primo caso i battuti sono sempre i più abbandonati, nel secondo i prediletti saranno sempre i più ricchi, ed i più potenti. Per questo non si deve tentare la riforma per tal mezzo? Gli abusi che si possono fare di una cosa, non vagliono a costituirla cattiva, se non quando possono, calcolati che sieno, conoscersi ascendere a maggior numero, o qualità, che i beni che può essa produrre, o produce in effetto.Tempo un poco fosco, con vento al solito onde molto è inaridito il terreno.