ø A dì 29 detto domenica.
In questi giorni ho avuto comodo di parlare con un livornese Agostini stato console in Alessandria dell'Imperatore defunto, e della regina di Ungheria, e che in breve colà torna nel medesimo impiego. Egli mi ha raccontate molte cose del paese relativamente al clima, alle usanze, ai costumi, alle produzioni. Bel soggiorno che sarebbe l'Egitto, di presente tanto decaduto dall'antica sua grandezza! Si è parlato del carattere dei turchi, dei loro santoni che sono quello che si legge nei viaggiatori, dell'uso della circoncisione che colà vi si fa ai fanciulli di circa 11 anni, dell'ospitalità, parsimonia, eguaglianza, riverso di fortuna di detti turchi; del talento dei greci, del loro odio verso i cattolici, del loro impero nel cuore degli ottomanni ecc. ecc. Quest'uomo, per quanto mi è parso bene informato, ha molto visto in quei paesi. Mi disse aver fatti i suoi diari. Varie galanterie, e produzioni ha regalate a Sua Altezza Reale con diverse medaglie per la Galleria