Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie I Volume XVIII (1767)

Volume XVIII » Diario » 1767 » Febbraio » p. 35

di non si esser fatto lo stesso in Firenze e perché non fu abbracciato il progetto di un buon cittadino presentato in tempo.

La composi in un'ora, e la mandai a Lucca per stamparsi con ordine di spedirla di colà a molte persone in Firenze. Oggi mi è ritornata, perché il governo dubitando che potesse toccare qualche ministro, o persona autorevole non ha voluto che si stampi per non entrare in imbarazzi, quantunque l'ecclesiastico l'avesse passata. Quindi parendo che l'aria di questa lettera si raffreddi con l'indugio, e non volendo prender po' poi una gatta a pelare, ho pensato di lasciarla fra' miei fogli, e perciò l'ho posta nella seconda Filza giornaliera al num. XXVII senza più pensare ad altri mezzi per farla comparire. Il mio fine era di pungere copertamente un sciocco cavaliere della detta congregazione, il quale non si diportò meco con tutta pulitezza, e niun altro. Ella è scritta con entusiasmo, e mi piace. Non ostante soffrirò la mortificazione di non mi esser potuto decentemente sfogare.