o A dì 26 detto domenica.
Giornata molto bella che ho goduta alle Forbice dolcemente.
Algarotti parlando in una lettera di Pisa (Opere t. VI p. 268) ed in conseguenza dei Bagni dice: "Ora sono più celebri che mai ridotti a maggior comodo, e messi in splendore dal conte di Richecourt che al tanto male che se ne diceva, conveniva dire che avesse fatto di gran bene". Graziosa riflessione. Del resto questa lettera è onorifica per Pisa, e per l'università. Vi si dice che questa città conteneva diciassettemila anime.
ø A dì 27 detto lunedì.
Un uomo di spirito si rallegrava con uno che diceva di non aver mai letto Don Chisciotte, perché gli restava un grandissimo piacere da gustare nella vita. Questo tratto gentile si può bene adattare ad altri casi.
In questi giorni è corsa una lettera ortatoria del conte di Rosenberg in nome del Granduca ai religiosi per indurgli a dare i loro argenti inservibili, e superflui alla Zecca per ritrarne denaro da somministrare ai luoghi pii,