Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie I Volume XVII (1766-1767)

Volume XVII » Diario » 1766 » Ottobre » p. 126

in cui sono collocati. Forse al nostro Maresciallo l'aver comandato nella milizia fu causa di una certa altura, e di una certa rigida disciplina che voleva ne' sottoposti.

Non vi è stato uomo che forse abbia modernamente fatto conoscere quanto differisca un dilettante da un professore, l'arte dalla natura quanto Algarotti. Scriveva benissimo di pittura, di architettura, di milizia, di poesia, di lingua ecc. ecc., ma poi era cattivo poeta, aveva uno stile molte volte pieno di sciocche novità, e di affettazioni, non sapeva dipingere, non era militare, non averebbe immaginata una fabbrica come il Brunellesco, il Buonarroti ecc. Cosa vuol dir questo? Che i gran talenti creano il bello, ed i piccoli che sono la guida per i soli imitatori, insegnano a sentirlo, e mettono in precetti, quello che i primi inventano.

Tempo non cattivo specialmente nel giorno.