vedessi stampato un simil libro, e se ne rilevassi l'autore, in altra maniera non lo gastigherei, che facendolo rinserrare per tutta la vita nello spedale dei pazzi. Vi sostiene in questo scritto il padre Stratico delle proposizioni verissime, insegna ch'è utile e necessario che i sacri ministri esigano un rispetto, ma insieme passa a rilevarne i molti difetti, e mescola dei sentimenti tanto erronei, quanto scandolosi anche presso chi non è un timido ammiratore degli errori popolari. Vuolsi che prima dei 30 anni non si permetta il far voto religioso. Sta bene, ma si credono utili i frati più dei sacerdoti laici, e poi si biasimano altamente i Gesuiti, si brama che gl'instituti sieno ridotti a minor numero, e mille altre contradizioni si spacciano, con pure parole alla francese, che spiegano troppo l'igneo ingegno di uomo che si abusa della propria abilità. Più solidamente la cosa stessa si poteva dire, e sostenere,