Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie I Volume XVII (1766-1767)

Volume XVII » Diario » 1766 » Settembre » p. 86

non si deve scrivere né operare per questo da un sensato filosofo, ma o per balocco indifferente, o per giovare agli uomini; che un tal filosofo deve fuggire egualmente che amargli; che il maggior premio di mia fatica sarà il poterla consegnare avanti la mia morte ad un amico, acciò si diverta per qualche momento con essa, e la tenga per pegno della mia corrispondenza; e che doppo questa protesta non mi curo d'altro, sapendo che volendo fare, e volendo scusarsi è un perder tempo come votando con un cucchiaio il mare.

Cose migliori assai di questa si biasimano, sicché sarà poco male che quest'ancora sia malmenata. Ma perché tante volte difendermi, tante volte sprezzare gli altrui giudizi, scusar forse la mia vanità? Non lo so; solamente so che i posteri non mi possono fare né bene, né male, e che i miei contemporanei non vedranno per volontà mia questi fogli, e probabilmente neppure