Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie I Volume XVII (1766-1767)

Volume XVII » Diario » 1766 » Agosto » p. 39

ø A dì 17 detto domenica.

Tempo che ha minacciato pioggia, e fatta burrasca verso le 4 della sera con tuoni in lontananza.

Ieri notte seguì un piccolo bruciamento in una casa di via della Scala.

Di poc'altro si discorre che delle miserie in cui siamo per la mancanza delle raccolte di provviste di grani, del modo di avere il denaro per pagarlo ecc. In questa mattina ho veduto del pane fatto con la farina di ghiande tanto pura, che mescolata, con altri semi, ed ho assaggiata la medesima farina, ch'è rossigna, morbida, odorosa, dolce in principio al gusto, e che poi lascia la lingua asciutta, e alquanto acidetta.

Di questo alimento si fa uso in alcuni luoghi dello Stato Pontificio. Gli uomini nella massima rozzezza si cibarono di ghiande, e nella massima cultura sono dovuti ricorrere alle medesime. Vuol dire che tutti gli estremi si toccano, e che si acquista poco dalle arti, dalla politezza, dalla filosofia se non si coltiva, e se non si stima superiormente a tutto l'agricoltura.