Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie I Volume XVI (1766)

Volume XVI » Diario » 1766 » Febbraio » p. 41

anime singolari, che hanno meritate le nostre adorazioni, così stimerei utile che ogni nazione dovesse fare esercitare l'eloquenza negli encomi degli uomini grandi, che in essa hanno onorato l'umanità, con accordar premi a chi meglio vi riuscisse. L'Accademia Francese ha incominciato ciò, con proporre per il premio dell'eloquenza l'Elogio di Sully e di Deschartes, ma tutte le altre accademie degli altri paesi doverebbero imitare quest'esempio, ed in vece di far spender parole nella dimostrazione di verità conosciute, ed ovvie, converrebbe che occupassero questa lusinghevole arte a rendere omaggio alla virtù, e ad infiammare all'imitazione di chi è vissuto unicamente per nostro vantaggio, perché i posteri sono sempre quelli che ritraggono il maggior utile dalle azioni e dalle scoperte degli uomini veramente grandi, o il maggior piacere dalle loro opere. Le lodi del Galileo, di Dante, del Buonarroti ecc. che nobili, e bei soggetti di eloquenza,

alla quale non mancheranno mai né pensieri, né imagini, né parole per encomiarli.